La storia di Sestri Levante
Fondata secondo la tradizione dai Liguri Tigullii, Sestri Levante era già nota in epoca romana con il nome di Segesta Tigulliorum. Il nucleo originario del borgo si sviluppò in epoca medievale sull'isola in posizione fortificata; dopo il XV secolo si estese alla piana alluvionale a sud del Gromolo.
Fece parte poi dei domini dei Fieschi, passando successivamente sotto la Repubblica di Genova, che fece erigere il castello dell’isola, seguendone le vicende storiche sino alla conquista napoleonica.
Nell’Ottocento ospitò Hans Christian Andersen, che rimase affascinato dalle bellezze del luogo.
Numerose le emergenze artistiche ed architettoniche:
il seicentesco Convento dei Cappuccini con i suoi begli arredi lignei, eretto in uno dei punti più suggestivi della Baia del Silenzio; la chiesa medievale di S. Nicolò dell’Isola, risalente al XII secolo; i resti dell’Oratorio barocco di Santa Caterina, distrutto da un bombardamento nel corso della seconda guerra mondiale; i recuperati palazzi di Portobello (Villa Negrotto Cambiaso ed il complesso dell’ex Convento dell’Annunziata); la preziosa collezione d’arte della Galleria Rizzi, oltre alle numerose ville storiche appartenenti ad illustri famiglie dell’aristocrazia genovese che vi risedettero soprattutto fra Sei e Settecento.
A pochi minuti dal centro, si trova l’antico borgo marinaro di Riva Trigoso, terra del tradizionale “leudo rivano”, barca a vela latina anticamente usata per il commercio nell’alto Mediterraneo.
Anche l’entroterra accoglie siti di interesse: dalle miniere di Libiola, già sfruttate in epoca preistorica, a partire dall’Età del Rame, alla chiesa di S. Sabina di Trigoso con il complesso dell’antica villa Fieschi (di origine duecentesca, oggi molto rimaneggiata), dai ponti romanici ed i ruderi della chiesa a Sant’Anna, alle escursioni nelle aree protette di Punta Manara e Punta Baffe.